Descriviamo persone seguendo questo semplice schema
Ecco un esempio di testo, che è stato scritto utilizzando la scheda seguente:

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La signorina Anna fa la baby sitter.
Porta i capelli raccolti in alto, a cipolla. I suoi occhi sono strabici e severi e spaventano i bambini. Ha un nasone largo come una patata. La bocca è sempre imbronciata: ecco perché non si è mai sposata.
Il suo corpo è magro come uno stecchino. Indossa una camicia a quadri e una gonna stretta.
Anna alza il dito per rimproverare i bambini. Con voce severa grida: - Basta  con questo baccano! Zitti, Altrimenti vi punisco!

Angelica, II el.

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Possiamo descrivere gli ambienti utilizzando:
  i dati di posizione

Esempio: la chiesa di San Domenico

dalla foto...

campanile.JPG (52000 byte)

...alla struttura...

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...allo schema...

wpe6C.jpg (17653 byte)

...al testo

Oggi è una splendida giornata di sole e cammino per una strada non asfaltata, illuminata dal sole.

Davanti a me vedo un muretto di pietra grigia.

Più in là ci sono degli alberi alti, verdi, pieni di foglie, con tanta ombra fresca. Il sole colpisce le foglie e le fa brillare. Si sente un fruscio leggero e continuo.

Sullo sfondo c’è un alto campanile, bello e silenzioso. E’ fatto di pietra ruvida e grigia.

In alto il cielo è una coperta azzurra, limpida e serena. C’è un sole luminoso e caldo che brilla come un diamante.

Claudio, II el.

  la zoomata

Fare una zoomata significa descrivere prima un ambiente in generale e poi particolari sempre più piccoli

  l'ingrandimento

è la zoomata al contrario 
(dal particolare al generale)

Esempio: la chiesa di San Pietro
Questa è la chiesa

prima
   inquadratura 
seconda 
inquadratura
terza
inquadratura

Ed ecco il testo:

Nel centro storico di Putignano, in piazza Plebiscito, si innalza maestosa la chiesa di San Pietro Apostolo. 
Sulla desta si eleva, imponente, il campanile, con i suoi due piani delimitati da grandi cornicioni decorati: il secondo piano si restringe in alto. Ai quattro lati dei due piani si aprono degli archi scuri in cui si intravedono delle campane. Nella parte superiore della grande e liscia facciata si trovano due vetrate con delle grate scure e di legno. Al centro della facciata spicca un grande rosone a dodici raggi che termina in molte decorazioni. Si può entrare in chiesa attraverso delle scale a ventaglio che circondano quasi tutta la facciata. Esse portano a una superficie piana con due porte laterali e un grande portale al centro.

Il portale è di legno marrone. Su di esso si trova uno stemma dipinto e decorazioni a forma di arcata. Le decorazioni rappresentano delle foglie intrecciate.

Lo stemma rappresenta due chiavi incrociate: una chiara e una scura, con un nastro rosso. All'incrocio delle chiavi c'è una tiara, cioè il cappello del Papa, formato da tre corone sovrapposte. In basso si vedono tre colline e ai lati due stelline. Le tre colline sono il simbolo di Putignano. La tiara indica che la chiesa dipendeva direttamente dal Pontefice, cioè da Roma, e non dal vescovo della diocesi di Conversano.

Marleen IV el.

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Infine uniamo insieme ambienti e persone. Qui c'è una semplice esercitazione che ha visto gli alunni lavorare a gruppi di due (un alunno ha descritto l'ambiente, l'altro ha descritto la persona)
AMBIENTE (il bosco)

 

PERSONA (il vecchietto stanco)

Il vecchietto nel bosco

E' una gelida giornata d'inverno. Per terra ci sono rami spezzati e secchi. Cespugli pieni di spine con qualche foglia.. Il prato è ruvido e spoglio: c'è solo qualche fiorellino qua e là. La terra è bagnata perché prima ha piovuto.. Alcune foglie svolazzano come uccelli al vento. Gli alberi sono  tutti secchi, tutti spezzati e scheletriti e sembra che abbiano le radici in cielo. Altri rami sembrano mani vere, come le mie.
Il cielo è grigio come il fumo e le nuvole. Piove appena. Il cielo, poverino, sembra abbandonato.
Perché è un bosco così triste?
Perché è così abbandonato?

Ed ecco che appare un povero vecchietto stanco. Cammina per una strada che non finisce mai. Ha una barba grigia e lunga e dei capelli grigi. Ha gli occhi quasi chiusi e la fronte corrugata. Indossa una giacca marrone e un paio di scarpe scure che non hanno più colore.
Cammina piano perché è stanco. Mentre è lì, nel bosco, e mentre cammina, si appoggia a un bastone perché è curvo e affaticato. Mentre si asciuga il sudore pensa: - Sono così stanco! Chissà i miei nipotini come staranno. Però tra poco sarò da loro.

Claudio e Tania,II el

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